Un nuovo studio condotto da ricercatori della School of Resource and Environmental Management della Simon Fraser University (BC) stima che il progetto di espansione del gasdotto Trans Mountain il Canada si solderà con una perdita per il governo federale di CAD 11,9 miliardi. Sebbene la costruzione sia già ben avviata in Alberta e nella British Columbia, i ricercatori raccomandano di interrompere i lavori e suggeriscono che Ottawa utilizzi i fondi previsti per altri progetti di sviluppo di energie rinnovabili.

Dall’analisi basata sui costi-benefici del progetto emerge che, quando fu approvato il progetto d’ampliamento nel 2016 e successivamente nel 2019, il National Energy Board non aveva preso in considerazione fattori quali l’aumento dei costi di costruzione, l’annullamento dell’espansione del Keystone XL pipeline verso gli Stati Uniti, le politiche federali più attente ai cambiamenti climatici e un mercato del petrolio più debole.

Il governo federale ha contestato lo studio affermando che l’oleodotto sarà venduto a investitori privati, mentre un esperto del settore ha osservato che la domanda di petrolio è quasi tornata ai livelli pre-pandemici.

Il governo canadese ha acquistato il gasdotto Trans Mountain dal gigante energetico Kinder Morgan nel 2018 per CAD 4,5 miliardi. Il progetto prevede il gemellaggio del gasdotto esistente di 1.150 chilometri tra la contea di Strathcona (Alberta) e Burnaby (British Columbia). Il gasdotto esistente opera attualmente al massimo della sua capacità. Il progetto dovrebbe essere completato entro dicembre 2022.

Fonte: CBC

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